Un "more of the same" con il quale passare ore di divertimento gidierristico senza troppe pretese, ma che, in termini di trama, pare non offrire granché differenze o spunti narrativi degni di nota rispetto al precedente capitolo. Molto più interessante ed ispirata la modalità cooperativa prevista all'interno del gioco.

Il gioco sorprende subito per la sua grande serietà e difficoltà, soprattutto nelle manovre dei propri veicoli, tenendo conto che lo caratterizza un'atmosfera apparentemente scimmiottata e poco seriosa. Il tasso di sfida è sempre elevato poiché ogni propria mossa deve essere studiata a tavolino già in fase di creazione del proprio veicolo, soprattutto se si intraprende la campagna completa di gioco dove denaro e scienza dettano l'andamento e la riuscita delle missioni via via più difficili e complesse. Le possibilità creative sono pressoché illimitate, anche senza ausilio di mod. Non arriva però al massimo del punteggio perché a tratti può diventare frustrante per la sua difficoltà intrinseca di creazione. Non poter testare le proprie creazioni prima di un vero lancio è un punto enormemente a sfavore soprattutto per i neofiti che ancora non hanno acquisito le conoscenze e le abilità necessarie per andare "a colpo sicuro" (o quasi) ad ogni lancio.
Aspettatevi quindi di riavviare spesso le missioni e perdere ore intere di gioco per quell'unico piccolo errore di progettazione che vi renderà impossibilitati nel compiere le azioni da voi ideate, e quindi proseguire con il gioco.
Qualche bug qua e la renderà il tutto un po' più imprevedibile, ma son sicuro che col tempo questi verranno corretti, donando a Kerbal Space Program il giusto rapporto divertimento-impegno che lo contraddistingue.